Lunedì - venerdì, 9.00-12.30 e 14.00-17.30
0382 578706
info@iviaggiditels.it

Musica & Inglese: Il perfetto duo per stimolare memoria, creatività, educazione all’ascolto

Musica & Inglese: Il perfetto duo per stimolare memoria, creatività, educazione all’ascolto

Recenti studi hanno dimostrato quanto le abilità di apprendimento delle lingue straniere siano basate sul ritmo, sul canto e sulla percezione musicale e che, inoltre, l’allenamento musicale migliora l’acquisizione di competenze richieste per l’apprendimento delle lingue straniere. Questi risultati rafforzano l’ipotesi di una stretta correlazione tra capacità di apprendimento delle lingue e attitudine musicale, in quanto, la musica rappresenta di per sé un equivalente del linguaggio.

Alla luce di queste interessanti scoperte, tra cui si segnalano anche laboratori di ricerca interamente italiani – citiamo per esempio il testo “Musica e apprendimento linguistico: Dalle riflessioni teoriche alle proposte didattiche” del team composto da Maule Elita, Cavagnoli Stefania e Lucchetti Stefania; Edizioni Junior; 2006 – si evince la necessità di arricchire i programmi di apprendimento curricolare delle lingue straniere con nuovi metodi innovativi, che abbiano come fulcro portante l’arte musicale. 

Vediamo alcuni aspetti che ci possono aiutare a comprendere pienamente quanto la musica e le lingue straniere, coniugate insieme, possano apportare numerosi vantaggi nell’apprendimento degli studenti.

 

 

La musica agevola la memoria semantica: come la lingua rinforza la musica e viceversa

Con l’espressione memoria semantica si intende la capacità di immagazzinare all’interno della propria mente una serie di vocaboli, locuzioni e parole fondamentali per comunicare in una lingua straniera. 

Fin dall’antichità la musica è stata fondamentale per permettere agli individui di ricordare e tramandare le informazioni. Nello specifico, la poesia cantata (per esempio la ballata o la canzone), in voga già a partire dall’Alto Medioevo, è nata proprio per facilitare l’arricchimento della memoria semantica. 

Pensiamo alla cosiddetta musicoterapia, ovvero la modalità di approccio alla persona che utilizza la musica o il suono come strumento di comunicazione non verbale, al fine di intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico, ha tra i suoi obiettivi primari quello di facilitare l’arricchimento cognitivo dell’individuo, anche per quanto riguarda una lingua straniera. Realizzando, in questo modo, uno straordinario lavoro su più fronti: sia quello linguistico che uditivo. Per questo e per molto altro risulta evidente quanto musica e linguaggio possano essere considerati il rinforzo l’uno dell’altro. Unendo momenti musicali alle lezioni di lingua, sarà subito evidente come gli studenti riusciranno più facilmente ad assimilare i meccanismi e le regole, in maniera naturale.

 

 

La capacità di saper ascoltare: musica e lingua insieme

La capacità di saper ascoltare rappresenta un altro degli elementi fondamentali per cui musica e lingue straniere vanno a braccetto: il punto di contatto è il senso e l’allenamento dell’orecchio. 

Per quanto concerne la musica, con il termine “orecchio musicale” intendiamo la capacità di comprendere e cogliere, unicamente attraverso il senso dell’udito, la composizione della musica nel suo insieme. Secondo un procedimento analogo, anche nel processo di apprendimento di una lingua, “avere orecchio” è fondamentale per comprendere, per esempio certe espressioni a prescindere dal contesto comunicativo, per raggiungere una proficiency tale da potersi sentire “maestro” non solo in musica, ma anche quando si comunica in un’altra lingua!

In un certo senso, anche la musica ci parla, proprio come se fosse una lingua straniera; anzichè usare idiomi ed espressioni diverse, usa le note per comunicare stati d’animo, concetti, raccontare storie. Saper ascoltare quindi è una capacità che va allenata per evolvere in una lingua straniera e l’affiancamento della musica rappresenta sicuramente un ottimo supporto nel processo.

 

 

Percezione uditiva e memoria. “Dillo cantando o suonando” per ricordare meglio

Un ultimo aspetto su cui è interessante porre l’accento, riguarda la strettissima relazione che intercorre tra percezione uditiva e memoria. Tanti aspetti riguardanti una lingua straniera spesso possono sembrare fuggevoli alla nostra memoria profonda. Eppure, con l’aiuto della musica e della percezione uditiva dei suoni, la nostra memoria può essere aiutata  ad immagazzinare competenze linguistiche complesse. Anche i concetti apparentemente più astratti, con l’aiuto della musica, possono improvvisamente sembrare per la nostra mente più facili da acquisire. Al fine, per esempio, di facilitare l’associazione del suono delle parole al loro significato. Scuole di pensiero sostengono che per esprimere un concetto in un’altra lingua, “provare a dirlo cantando o suonando” aiuta a ricordare meglio. Provare per credere!

 

Music at the Castle: l’esperienza TELS in cui musica e inglese si incontrano

TELS la prossima estate propone ai ragazzi dai dieci ai diciassette anni un soggiorno linguistico in Italia in cui sono proprio l’apprendimento dell’inglese e la musica a farla da padrone.

Music at the Castle, si svolge nel mese di luglio presso la suggestiva location del Castello di San Gaudenzio a Cervesina (PV). Un imponente maniero dal fascino British e in cui vige la regola “English only, please”. Gli studenti avranno qui l’occasione di potenziare il loro livello della lingua inglese insieme a docenti madrelingua, ma non solo: avranno anche modo di toccare con mano il forte contatto che intercorre tra musica e lingue straniere, con l’aiuto di insegnanti di musica altamente preparati che aiuteranno dai neofiti completi agli allievi più esperti a spiccare il volo, a ritmo di musica classica! Certificazione Trinity inclusa!