TELS Talks – Paolo Riboni intervista Paolo Riboni
Primo group Leader TELS, oggi si occupa di persone e si definisce “un lavoratore che si diverte seriamente”. Il suo ruolo professionale? People and Culture.
Per un blog che si chiama ‘It’s all about People’, quale migliore inizio?
Grazie Paolo e buona lettura.
Paolo, innanzi tutto, come hai conosciuto Mr TELS?
Mariarosa (ndr Gatti, CEO di Tels Società Cooperativa) è stata la mia insegnante di catechismo quando ero alle elementari, a 17 anni mi ha fatto scoprire Hedge End e l’Inghilterra meno posh, ma più vera. Dai 20 ai 24, abbiamo viaggiato insieme in Irlanda, Galles e Inghilterra alla ricerca di Lepracani, Draghi e Profeti. Poi a 25 mi ha voluto come primo Group Leader de I Viaggi di Tels.
Per dirle grazie per tutto quello che mi ha dato e fatto scoprire, a 29 le ho presentato Elena, mia moglie (ndr Giacomotti, COO di Tels Società Cooperativa) ed insieme hanno fondato i Viaggi di Tels.
Qual è il valore aggiunto che I Viaggi di Tels ed il Team hanno dato alla tua vita?
La mia prima risposta è: una moglie ed un’amica straordinaria. Continuo ad ammirarle per i progetti e la passione con cui insieme allo staff di TELS persistono nel dedicarsi alla creazione di un piccolo mondo migliore. Quest’anno, ho avuto molto più tempo per stare vicino ad Elena e al resto della squadra, rispetto agli anni passati, ed è stato sorprendente scoprire ancora più dedizione ed entusiasmo da parte di tutti loro.
La seconda è: la tenacia.
Tels, che è esistito con Mariarosa per 15 anni circa, prima di chiamarsi così, ha cominciato a brillare con una luce più intensa nei primissimi anni 2000. All’inizio era una società al femminile: Elena, Mary, Betty (ndr, Cominotti, grafica, instancabile creativa, ora titolare de Il Navertino a Borno, Brescia) ed Alice (ndr, Galbiati, Responsabile Marketing di Tels Società Cooperativa).
Da quel periodo ad oggi ho visto crescere loro e TELS, lottare, non arrendersi (il 2020 secondo me non è neanche stato il loro anno più difficile) e sorridere sempre, anche quando non c’era davvero niente per cui sorridere. Con loro oggi in squadra crescono anche Marica Mantegazza e Simone Bertelegni, ex studenti TELS, e i colleghi australiani Ivan Fowler e Michael Richards.
La tenacia di TELS è quella che Paulo Coelho definisce così:
“è meglio perdere alcuni combattimenti nella lotta per i propri sogni, piuttosto che essere sconfitti senza neppure conoscere il motivo per cui si sta lottando.”
Consiglieresti un viaggio con TELS?
Ovviamente, sì!
Il Metodo TELS che è stato affinato negli anni ed è un work in progress continuo, la cura del dettaglio, la centralità della persona, permettono a chi (di qualsiasi età) partecipa ad un viaggio TELS di avere degli strumenti in più nella ricerca di sé e nella crescita personale.
A proposito del Metodo TELS, di quale colore ti definiresti?
Giallo e rosso, soprattutto rosso; in TELS mi definiscono la People Person per eccellenza. Ma negli anni ho imparato ad aggiungere alcuni colori alla mia tavolozza, proprio come auspica il Metodo.
E nella tua professione, che cosa usi di ciò che hai imparato nei viaggi con TELS?
Oggi, se non conosci l’inglese, non ti fanno neanche iniziare un colloquio nella maggior parte delle aziende, ma la differenza tra chi sa e chi conosce l’inglese non la fanno solo la pronuncia, i vocaboli, le regole; la vera differenza la fa la cultura che hai della lingua e quanto sei strutturato. Io porto con me la sicurezza di un percorso di crescita linguistica e personale sano, che, per quanto riguarda TELS, è fatto di legami forti con persone che mi hanno fatto davvero crescere in Inghilterra.
Maria (avete in casa una copia del Maria Fuga Cooking Club, vero?), Tony e Marianne, Martin, Linda e John, Bert e Joyce (ndr: le host families che sono diventate Families di Paolo e di TELS negli anni), sono persone che mi/ci hanno donato affetto oltre che la conoscenza della loro lingua.
Nella quotidianità mi rendo conto che spesso mi imbatto in qualcosa che mi fa dire che in me c’è quel seme che TELS e il Metodo si prefiggono di passare, diffondere ai ragazzi ed alle persone in cui “incappano”, per qualsiasi motivo.
Ma adesso basta parlare di te: confermi che la Reunion sta diventando realtà?
Prima di dirvi della Reunion devo aggiungere una terza risposta alla prima domanda, che è: ambizione.
TELS, Mariarosa in particolare, mi hanno insegnato ad essere ambizioso, nel senso più bello del termine. Così da qualche anno insieme alla squadra e ad altri ex studenti TELS, abbiamo questa ambiziosissima idea, una grande Reunion in cui tutti coloro che hanno respirato l’aria buona di TELS da ragazzi possano ritrovarsi adesso da adulti, professionisti, genitori e condividere le proprie storie, riunirsi appunto, dopo un anno che ha tenuto il mondo tanto distante.
Quindi sì, confermo: la Reunion si farà entro il 2021.
Magari sarà solo virtuale, o magari no, ma ci riuniremo tutti vestiti di giallo, rosso, verde, blu… e silver naturalmente!
I cosiddetti Guru dell’organizzazione aziendale e i leader del cambiamento globale concordano quasi tutti nel dire che il successo dipende dalla capacità di sapersi fare le domande giuste.
Paolo, ti va di farti l’ultima domanda? Ma soprattutto chi aspettiamo per l’intervista numero 2?
Vorrei chiedere a me stesso: ‘che cosa ti motiva di più in questo momento della tua vita?
Risposta: quando si raggiungono i 50 anni, molte persone cominciano a pensare a come restituire in parte tutto quello che hanno ricevuto dalla vita. Non li ho ancora 50, ma da qualche tempo penso che trasmettere qualche cosa alle nuove generazioni, pensare al loro futuro piuttosto che al mio, sia ciò che abbia senso fare.
Se poi penso che I Viaggi di Tels lo fa da 35 anni … J
Ah, volete sapere chi ri-troverete nella prossima intervista? Non ve lo dico, ma vi do qualche indizio: una grande donna, anche lei uno dei primi Group Leader di Tels, ora vive in Svizzera e si occupa di Talent Management… ciao!
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Paolo Riboni, 47 anni, laureato in Scienze Politiche (indirizzo Afro-Asiatico), vive a Pavia, ha vissuto in Scozia i primi anni della sua carriera per poi rientrare in Italia dove ha messo radici con Elena e la loro spumeggiante adolescente Cloe. Paolo ha collaborato con diverse aziende multinazionali, occupandosi sempre di risorse umane; un collega, qualche anno fa, l’ha definito “People and Culture” per la sua innata capacità di unire le persone attraverso la cultura e di creare legami basati sul rispetto reciproco e l’empatia interculturale. Negli ultimi mesi, in transito da un’esperienza lavorativa alla successiva, si è dedicato a TELS come consulente per il progetto Reunion e It’s all about People.