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L’importanza del movimento nell’apprendimento

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L’importanza del movimento nell’apprendimento

“Si può pensare alla creatività come immaginazione applicata”

La frase – traduzione nostra – è tratta da The Element – How Finding Your Passion Changes Everything, scritto dall’educatore e autore inglese Sir Ken Robinson.

Ispirandosi alle sue – e ad altre – teorie – e situata a Hedge End, una delle destinazioni delle nostre vacanze studio estive, a soli 10 km da Southampton, Wildern School attribuisce grande importanza al ruolo della creatività e del movimento nell’apprendimento.

I risultati di quest’approccio sono stati sorprendenti, come ci ha spiegato Alison Neasom, Senior Lead Practitioner for Community and Arts Specialisms, in quest’intervista.

Puoi riassumere il tuo background professionale e come hai iniziato a lavorare a Wildern?

Ho iniziato come insegnante specializzata in danza. Tuttavia, i docenti in Inghilterra possono insegnare anche più di una materia, quindi mi sono trasferita da Londra a Wildern per iniziare a insegnare drama e danza mentre allo stesso tempo ho iniziato a gestire il centro artistico locale, nel quale sto ancora lavorando.

Insegnare drama e danza significa creare un ambiente in cui tutti possono lavorare con tutti. Quando sono in squadra le persone comprendono la forza dell’essere in un team e in tale modo ciascun membro si può sentire importante e sono davvero contenta di vedere che, nel corso del tempo, diversi collegamenti si sono venuti a creare tra la scuola e la comunità locale e che la scuola non è una realtà a sé isolata dalla comunità.

Come avete sviluppato la vostra metodologia? Avete tratto ispirazione da qualche fonte in particolare?

A Wildern cerchiamo di prendere spunto da buone idee e pratiche provenienti da diverse fonti e teorie e di adattarle nella maniera più adeguata al nostro contesto. Una delle nostre principali fonti di ispirazione è Sir Ken Robinson, le cui idee sulla creatività rappresentano una delle basi del nostro lavoro. Sir Robinson considera il bambino come essere umano nel suo complesso e non come qualcuno da inserire in una determinata categoria prestabilita. Cerchiamo di costruire percorsi individuali per i nostri ragazzi al fine di fornire loro la possibilità di lavorare in gruppo e creare e collaborare gli uni con gli altri.

Da quando Wildern usa questi approcci didattici innovativi?

E’ un qualcosa che si è sviluppato organicamente e gradualmente in oltre 20 anni. La scuola di Wildern è molto avanzata, all’avanguardia e aperta a nuove idee provenienti da altre scuole. Ci piace inoltre incoraggiare i nostri stessi docenti a imparare gli uni dagli altri. Per esempio, alcuni anni fa abbiamo introdotto la politica della ‘porta aperta’ permettendo a chiunque di entrare nella propria classe mentre si stava insegnando. All’inizio ad alcuni docenti la cosa faceva paura perché temevano di perdere il controllo totale della classe o di essere giudicati. Tuttavia, gli insegnanti hanno a poco a poco compreso l’importanza di insegnare in modo aperto, di condividere le proprie idee didattiche e anche di essere orgogliosi del proprio lavoro. Questo concetto è stato esteso alla classe e dunque non è raro vedere gli studenti che lavorano divisi in piccoli gruppi su un argomento interdisciplinare.

Questo ovviamente comporta l’uso del movimento durante la lezione. Qual è l’importanza del movimento nell’apprendimento?

Movimento nell’apprendimento non vuol necessariamente dire stendere le braccia durante la lezione. Si tratta invece di rimanere attivi all’interno della classe. Per esempio, parlando alla persona vicina per condividere un’informazione o riportando informazioni ricevute da un altro compagno di classe… Questo tipo di interazioni sono eccellenti per l’apprendimento in quanto rafforzano le informazioni immagazzinate nella mente.

Alcuni potrebbero pensare che includere il movimento durante una lezione possa rappresentare un elemento di disturbo o di distrazione, con conseguenti risultati negativi.

E’ proprio vero il contrario, ovvero che questa metodologia porta a risultati di gran lunga migliori. Uno dei docenti che ha iniziato il nostro programma a Wildern diversi anni fa evidenziava che i risultati fatti registrare prima che fosse introdotto il movimento all’interno della lezione erano molto più scadenti. Lo stesso insegnante ci ricorda sempre che lo studente deve essere educato a 360 gradi. Come dicevano gli antichi romani, mens sana in corpore sano!

Hedge End è una delle destinazioni Tels per viaggi studio – con un focus speciale sulla creatività, giallo quindi – e uno dei workshop sarà organizzato proprio a Wildern! Contattateci per saperne di più!