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La Magna Charta Libertatum – un documento che ha cambiato la storia

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La Magna Charta Libertatum – un documento che ha cambiato la storia

La Magna Charta Libertatum: un po’ di storia… e un po’ di inglese

Il re Giovanni Senzaterra – passato alla storia come il “famigerato” King John (1166-1216) aveva imposto delle tasse considerate insostenibili per finanziare le sue guerre. Considerando questa decisione un sopruso da parte del sovrano, alcuni baroni si ribellarono, costringendo John a porre il sigillo sulla Magna Charta Libertatum – nota più semplicemente come Magna Carta – la quale avrebbe ampliato i poteri dei baroni e limitato quelli del re.

Il documento si articola in 63 punti, alcuni dei quali sono ancora molto attuali in virtù dell’impatto che hanno avuto sul sistema legislativo moderno. Uno dei passaggi chiave, per citare l’esempio più innovativo, prevede che non si possa essere incarcerati senza un regolare processo: per l’epoca, una novità rivoluzionaria!

Sulla Magna Charta Libertatum (che i nostri amici inglesi pronunciano con la G dura, MaGna – ndr) si legge: “No free man shall be arrested or imprisoned… except by lawful judgment of his peers or by the law of the land.” 

Ovvero: “Nessun uomo libero può essere arrestato o imprigionato… se non tramite un processo regolare da parte dei suoi pari o secondo la legge del paese.”

Dalla Magna Carta a… Jay-Z (!)

L’influenza della Magna Carta ha attraversato i secoli arrivando ai giorni nostri nonostante il contesto storico sia totalmente cambiato. Gli “uomini liberi” a cui si fa riferimento nel Medioevo erano infatti una minoranza, ma il documento ha comunque introdotto il principio dell’uguaglianza davanti alla legge che ha fornito la base per le successive dichiarazioni sui diritti umani.

La Magna Charta Libertatum ha ispirato, tra i tanti, il Bill of Rights statunitense del 1791, che stabilisce la libertà di parola e di culto.

In occasione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata nel 1948, Eleanor Roosevelt, attivista per i diritti delle donne e per i diritti civili, ha dichiarato invece che essa sarebbe diventata “Magna Carta internazionale dei diritti di tutta l’umanità” a testimonianza dell’influenza che il documento del 1215 ha continuato ad avere fino all’epoca attuale… Perfino il rapper americano Jay-Z, ha intitolato uno dei suoi album Magna Carta Holy Grail! In occasione del lancio ha visitato la Cattedrale di Salisbury, la stessa dove accompagniamo gli studenti che scelgono il nostro stage linguistico “verde” (ma ne parleremo più avanti…).

Purtroppo, assistiamo ancora a molti casi in cui i principi di uguaglianza espressi dalla Magna Carta non vengono rispettati. Sono numerosi infatti i casi in cui uomini e donne in varie parti del mondo si vedono negato il diritto a un giudizio in tribunale o sono sottoposti a lunghi periodi di detenzione senza giusto processo (si pensi alle durissime leggi speciali anti-terrorismo emanate dal governo britannico negli anni Settanta e alla conseguente triste vicenda dei Guildford Four, narrata nel celebre film Nel Nome del Padre, candidato a ben 7 premi Oscar nel 1993). 

L’eredità educativa della Magna Carta

Uno dei quattro originali della Magna Charta Libertatum è conservato presso la Cattedrale di Salisbury, nel Wiltshire, uno dei maggiori esempi di gotico inglese. Salisbury è la location perfetta per parlare di capacità di collaborare, empatia e rispetto di sé e degli altri.

Nell’ottica di educare cittadini globali che saranno gli attori protagonisti del miglioramento della società, abbiamo quindi deciso di scegliere Salisbury come destinazione per uno dei nostri stage linguistici. Il rispetto per sé e per gli altri è una delle caratteristiche essenziali del verde Tels, il colore dello stage di Salisbury, appunto, e di questo post.

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