
Creativi si nasce o si diventa? Da Fromm al Metodo Tels
Come affrontare le nuove e complesse sfide della società di oggi adottando soluzioni in linea con l’evoluzione dei tempi? E’ qui che entra in gioco la creatività, una delle più importanti life skills del XXI secolo, ovvero l’insieme di competenze necessarie per affrontare da individui maturi, consapevoli e indipendenti la quotidianità, il lavoro, le relazioni con gli altri e le difficoltà.
Esistono, sulla creatività, diverse opinioni e definizioni. In questo articolo abbiamo deciso di concentrarci su due in particolare, in quanto ci sembrano affini alle idee e alle proposte didattiche che portiamo avanti. Vediamole.
La creatività secondo Ken Robinson ed Erich Fromm
La prima è quella fornita dall’educatore e saggista britannico Ken Robinson – se non ne avete mai sentito parlare, vi consigliamo di guardare il suo TED Talk “Do Schools Kill Creativity” (abbiamo già parlato di lui in questo post su movimento e apprendimento): è illuminante! Robinson sintetizza la creatività come “il processo di avere idee originali che abbiano valore,” il quale non si applica soltanto all’arte o alla scrittura, ma a tutti gli ambiti del sapere umano.
Un altro punto importante evidenziato da Robinson è che è sbagliato pensare che la creatività sia una caratteristica innata soltanto di alcuni individui dotati di particolare talento. Ogni persona possiede in sé un enorme potenziale creativo, il quale può essere allenato, raffinato e migliorato nel tempo attraverso gli stimoli giusti. Da questa considerazione, Robinson ha preso spunto per uno dei suoi saggi più recenti: “Creative Schools – The grassroots revolution that’s transforming education”.
Inoltre, il cosiddetto “lampo di genio” – che nell’immaginario comune contraddistingue le persone dotate di particolari capacità creative – è solo una parte e non l’elemento essenziale del processo creativo. Esso è infatti il risultato di un lungo processo non lineare che mette insieme conoscenze, idee, esperienze, valutazioni e collegamenti interdisciplinari.
Che non siano soltanto i grandi artisti gli unici depositari della creatività è anche l’idea di Erich Fromm. Secondo il filosofo tedesco, la creatività è la capacità di “vedere e rispondere”, il che implica il coinvolgimento di tutto il nostro essere.
Persone creative sono coloro che, come i bambini, riescono a conservare la capacità di “rimanere perplessi”, di meravigliarsi e quindi di essere in grado di rispondere in modo innovativo, o creativo, alle novità.
Anche secondo il punto di vista di Fromm, quindi, ogni singola persona possiede in sé un immenso potenziale creativo: si tratta soltanto di attivarlo, e compito dell’educazione è farlo emergere perché “educare alla creatività significa educare alla vita”.
A Romsey per conoscere il proprio lato creativo grazie alla letteratura passata… e presente
… E favorire lo sviluppo della creatività è uno degli obiettivi del Grand Tour del Metodo Tels™, il cui fine, attraverso il potenziamento delle competenze in lingua inglese e delle life skills essenziali nel mondo di oggi, è formare cittadini globali consapevoli, felici e realizzati.
In particolare, ci occupiamo di creatività con lo stage linguistico a Romsey, nello Hampshire: qui puntiamo al rafforzamento del pensiero laterale attraverso laboratori di poesia, di creative writing e di creative photography e traendo ispirazione dalla lettura dei grandi della letteratura inglese, dall’incontro con poeti e scrittori locali o dalla visita alla Romsey Abbey, luogo di ambientazione di affascinanti storie, accadute realmente o ancora da inventare.
Gli studenti della scuola secondaria che partecipano al viaggio vengono stimolati a riflettere sugli aspetti positivi legati alla creatività, ma anche sull’inconcludenza e sulla frustrazione che possono manifestarsi nel momento in cui il processo creativo non arriva a compimento in quanto rimane confinato al livello della sola immaginazione.
In linea con quanto illustrato da Robinson e da Fromm, secondo cui la creatività di ogni singola persona può fiorire se stimolata nel modo giusto, avvicinarsi ai grandi esempi delle arti figurative e della letteratura inglese rappresenta una meravigliosa fonte di ispirazione per far emergere appieno il potenziale creativo degli studenti.
Cosa ne pensate? Creativi si nasce o si diventa? Come stimolate la creatività nei vostri studenti/figli? Sarebbe bello conoscere anche le vostre opinioni, scriveteci!