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Studiare inglese alle medie: un top o un flop?

Come far innamorare dell'inglese

Studiare inglese alle medie: un top o un flop?

Strategie per far piacere l'inglese agli adolescentiCome far innamorare i pre adolescenti dell’inglese in 4 mosse

Studiare inglese in modo efficace alle scuole medie è fondamentale: si pongono qui le basi che serviranno al liceo per non doversi trovare a lottare con grammatica e verbi nel momento in cui inizierà lo studio della letteratura e l’uso più pratico della lingua con i progetti CLIL, gli scambi linguistici

Abbiamo provato a raccogliere in questo articolo qualche consiglio affinché l’esperienza di studio dell’inglese alle medie sia proficua e non uno stress… o per dirla come i nostri pre adolescenti: un top e non un flop!
Genitori, docenti: voi ne avete altri? Condivideteli con noi, ci farebbe molto piacere!

1. Inglese e competenze per la vita

Studiare inglese per ragazzi delle medie deve essere un’esperienza motivante e non una frustrazione. Secondo la nostra esperienza con il Metodo Tels™ e i tanti ragazzi che lo seguono, una strategia efficace è quella di unire allo studio della lingua lo sviluppo delle life skills.

Si tratta, come suggerisce la definizione inglese e come ormai noto, delle cosiddette “competenze per la vita” come saper ragionare in modo critico, collaborare con gli altri, creare un ambiente armonioso, presentarsi in modo appropriato a seconda del contesto o saper parlare in pubblico vincendo le proprie insicurezze. 

Sviluppare queste competenze mentre studiano l’inglese permette ai ragazzi di acquisire maggiore consapevolezza e sicurezza di sé sia nell’interazione con gli altri sia nella comunicazione efficace in lingua inglese. Imparare nuovo lessico leggendo post online per distinguere le fake news dalle notizie vere (pensiero critico), invogliare al debating (public speaking), suggerire attività di peer teaching (team working/armonia). Tutto ciò che può unire l’uso dell’inglese al rafforzamento di una o più Life Skills è sicuramente un’ottima idea!

2. Non solo phrasal verbs e paradigmi, please!

Suonerà come banale ma l’aspetto comunicativo nell’apprendimento di una lingua è fondamentale. Impariamo forse una lingua soltanto per memorizzare lunghe liste di vocaboli, saper ripetere il paradigma dei verbi irregolari o conoscerne la complessa sintassi? Ovviamente no.

Conoscere vocaboli, pronuncia e strutture è certamente importante, ma non bisogna mai dimenticare lo scopo primario di una lingua, ovvero permettere a chi la parla di comunicare necessità, emozioni, comprendere e farsi comprendere, raccontare, immaginare, confrontarsi…

Attraverso un approccio hands on e attività didattiche improntati allo sviluppo delle competenze comunicative viene naturalmente stimolata la curiosità necessaria per continuare a studiare e a migliorarsi. Creare una chat di classe in cui si parli solo inglese, invitare a postare commenti su blog o articoli inglesi in piccoli gruppi guidati, simulare situazioni di vita vera in classe in cui recitare… rendere cioè l’inglese non solo una materia di studio ma un mezzo per comunicare, raccontarsi e scoprire il mondo.

3. Parola d’ordine: continuità

Nell’apprendimento della lingua inglese – ma il discorso vale per ogni disciplina – la continuità e la costanza nell’apprendimento sono una condizione essenziale per poter raggiungere competenze reali che permettano di comunicare efficacemente.

Continuità che va offerta sia con la stimolazione quotidiana e incessante, con l’offerta di materiali e spunti interessanti e motivanti, ma anche con il suggerimento di attività fuori dalla classe in cui l’uso della lingua sia il veicolo per vivere esperienze di crescita linguistica e personale: ascolto di programmi radiofonici e visione di serie TV, video YouTube o film in lingua originale, uscite didattiche in lingua, giochi online (perché no! Sotto il controllo dei genitori, ovviamente!) con gamers internazionali, ricerche su internet in lingua, email a personaggi famosi, cantanti, attori stranieri…

Le possibilità sono infinite. L’importante è stimolare i ragazzi, soprattutto alle medie, e spiegare loro che studiare l’inglese con assiduità senza mai smettere di utilizzarlo è l’unico modo per raggiungere alti livelli di padronanza e fluency.

4. Keep calm and go to England

Questo ci porta ovviamente al capitolo esperienze “sul campo”; inutile negarlo, si apprende molto di più, meglio e più velocemente durante un’esperienza di immersione totale sul luogo in cui la lingua è parlata.

Il percorso di apprendimento dell’inglese per ragazzi soprattutto delle medie (ma anche delle superiori) riceve un grande stimolo da un’esperienza all’estero, come una vacanza studio: gli effetti positivi di una vacanza studio si hanno maggiormente, contrariamente a quanto si possa pensare, su quei ragazzi che, in classe, fanno fatica a destreggiarsi, non alzano mai la mano e rosicano la sufficienza. A maggior ragione, ne traggono grandi benefici quegli studenti già strutturati e sicuri nell’uso della lingua.

Sentirsi infatti liberi da verifiche e giudizi, sentire che l’inglese non è una noiosa materia ma un mezzo per comunicare con la host family (sì esatto, famiglia ospitante. College, no grazie!) o conoscere nuovi amici, sblocca la naturale avversità verso la lingua anche nei più timidi e insicuri e fa scattare il desiderio di migliorarsi per potersi aprire le porte a nuove possibilità.

Questo post è verde perché parla di come sia possibile e necessario trovare il giusto equilibrio tra approccio tradizionale e strategie insolite per lo studio della lingua; esattamente ciò che noi proponiamo ai nostri studenti con Il Metodo Tels™.

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